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Progettare il packaging per i negozi fisici può valorizzare la customer experience. Come?Quando un cosmetico, un profumo o un prodotto beauty arriva su uno scaffale fisico, oltre a essere un contenitore protettivo, si trasforma in un autentico strumento di esposizione capace di fermare lo sguardo del cliente, incuriosirlo e raccontare in pochi secondi l’identità del brand.

In un contesto in cui ogni mensola è affollata da referenze simili, la produzione packaging studiata per l’uso in-store deve essere meticolosa. In pochi secondi, sullo scaffale, si gioca la partita: il pack deve essere capace, a un solo sguardo, di trasmettere valori, qualità e differenziazione senza bisogno di presentazioni.

In questo articolo approfondiremo il ruolo del packaging nel punto vendita, illustrando come le scelte di design, materiali e allestimento possano migliorare la customer experience prodotti e stimolare il desiderio d’acquisto. Scopriremo le leve visuali e sensoriali che aiutano a emergere, analizzeremo il valore del packaging secondario e suggeriremo soluzioni efficaci anche con budget ridotti, senza dimenticare l’importanza di logistica e praticità espositiva.

In negozio vince chi si fa notare

Il mondo della vendita al dettaglio è caratterizzato da uno spazio espositivo limitato e da una concorrenza serrata. In particolare, gli scaffali di profumerie, boutique e farmacie ospitano decine, se non centinaia, di prodotti che competono per l’attenzione degli occhi del consumatore. In questa cornice, il packaging per negozi deve soddisfare due requisiti fondamentali:

  1. Essere immediatamente riconoscibile: un pack deve comunicare velocemente quale categoria di prodotto contiene (cosmetico, profumo, cura della pelle) e quali valori differenziano il brand. La sua sagoma, i colori e le finiture devono consentire al cliente di individuare a colpo d’occhio la referenza giusta, anche in mezzo a una moltitudine di alternative;
  2. Riflettere il target e l’identità del brand: ogni marchio ha un posizionamento specifico – dal lusso alla sostenibilità, dal high-tech al naturale. Il packaging deve essere coerente con questi valori, utilizzando un linguaggio visivo appropriato e materiali che rafforzino il messaggio. Un pack troppo generico rischia di confondersi nell’assortimento, mentre uno troppo “appariscente” senza coerenza può trasmettere dubbi sulla qualità.

Insomma, in un contesto competitivo, il ruolo del packaging nel punto vendita è di primo piano: se un prodotto riesce a catturare l’attenzione dei clienti e a trasmettere in modo rapido e intuitivo la promessa di valore, la probabilità di testarlo e acquistarlo aumenta notevolmente.

Packaging efficace sul punto vendita

Per progettare un packaging pensato specificamente per l’uso in-store, è necessario considerare quattro macro-aree di intervento: forma e silhouette, colori ad alto impatto visivo, finiture tattili e decorazioni, tappo e accessori. Ognuna di queste componenti contribuisce a costruire uno storytelling che si trasforma in esperienza in grado di coinvolgere il consumatore.

1. Forma e silhouette distintive

La sagoma del pack deve emergere con forme originali – linee scolpite, geometrie slanciate o piccoli dettagli asimmetrici – in modo da catturare l’attenzione sullo scaffale senza compromettere stabilità e facilità di esposizione.

2. Colori ad alto impatto visivo

Il colore è uno strumento chiave per far emergere un prodotto sugli scaffali: l’utilizzo di contrasti netti o di nuance vivaci, anche solo su un elemento come il tappo o una fascia, riesce a interrompere la lettura visiva e catturare l’attenzione. Che si scelgano accostamenti metallici, toni pop o tocchi cromatici mirati, ogni selezione deve riflettere con coerenza il posizionamento del brand e la specifica funzione del prodotto, evitando scelte appariscenti ma incongrue con l’identità complessiva della linea.

3. Finiture tattili e decorazioni

Le finiture tattili e le decorazioni rendono il pack irresistibile: rilievi in serigrafia, superfici soft-touch, contrasti lucido-opaco e dettagli in foil metallizzato attirano il tocco e aumentano la percezione di qualità. Questo tipo di lavorazioni invita il cliente a prendere in mano il prodotto, creando un’esperienza sensoriale che favorisce l’acquisto.

4. Tappo e accessori

Anche il tappo e gli accessori che completano il packaging giocano un ruolo chiave nel creare un primo impatto memorabile: un tappo dalla forma particolare o realizzato con materiali pregiati come metallo satinato, legno laccato o resina personalizzata può trasformare il prodotto in un pezzo da vetrina, anche quando è chiuso. Allo stesso modo, un anello decorativo intorno al collo della bottiglia, realizzato in metallo o plastica con finitura lucida o opaca, aggiunge un tocco distintivo, riportando logo, motivi grafici o un payoff aziendale.

Per esempio, nel settore make-up, chiusure magnetiche o meccanismi a click definito non sono solo funzionali, ma diventano anch’essi elementi sensoriali: il suono deciso e la sensazione di robustezza rinforzano la percezione di qualità e cura nei dettagli, contribuendo a creare quel “fattore sorpresa” che invoglia il cliente a scoprire e acquistare il prodotto.

 

Packaging secondario: quando serve

Il packaging secondario, come un elegante astuccio in cartoncino, non serve solo a proteggere il pack primario da graffi o impronte nei negozi dove i prodotti vengono spesso maneggiati: offre anche uno spazio aggiuntivo per raccontare la storia del prodotto, elencare gli ingredienti chiave o spiegare il metodo d’uso, senza appesantire il contenitore principale. Inoltre, confezioni con finiture particolari – come verniciature soft-touch, stampa a caldo o rilievi in evidenza – possono conferire un’immediata sensazione di lusso e rendere il prodotto un oggetto desiderabile, perfetto anche come idea regalo.

Sebbene il packaging secondario possa aggiungere protezione e un aspetto di lusso, ci sono casi in cui è preferibile rinunciarvi. Se i prodotti vengono esposti e testati direttamente sullo scaffale, un astuccio può ostacolare la prova e risultare superfluo; in spazi espositivi ridotti, l’ingombro aggiuntivo rischia di penalizzare la visibilità e la maneggevolezza dei prodotti; infine, quando il budget è limitato, investire in un pack primario curato e distintivo si rivela più vantaggioso, evitando costi logistici eccessivi e complicazioni pratiche.

Packaging: soluzioni con budget limitato

Anche disponendo di risorse contenute è possibile realizzare un packaging d’impatto nel punto vendita. Una strategia è scegliere flaconi standard con decorazioni di qualità: etichette monocolore, stampa serigrafica o rilievi minimali possono trasformare un contenitore semplice in un elemento distintivo. Per occasioni stagionali o promozionali, le sleeve personalizzate in cartoncino o carta riciclata sono ideali per enfatizzare offerte e collezioni limitate, senza incidere eccessivamente sui costi. Un’altra soluzione è l’uso di etichette trasparenti con dettagli in foil metallizzato, che esaltano il pack primario mantenendone visibile la forma. Infine, montare tappi speciali su pack neutri garantisce un punto di attenzione senza stravolgere l’intero progetto, offrendo un equilibrio tra qualità estetica e controllo dei costi.

Logistica e praticità espositiva

Un packaging scenografico deve essere anche funzionale nell’ambiente retail. L’impilabilità e la stabilità sono essenziali: contenitori con base larga o inserti antigraffio sul fondo riducono il rischio di cadute accidentali, mentre materiali resistenti a luce e sfregamenti mantengono intatta la grafica. È importante calibrare altezza e profondità dei pack per adattarsi agli espositori standard, evitando ingombri eccessivi. Il design “Instagrammabile” deve convivere con criteri di robustezza: un pack troppo instabile comporta costi aggiuntivi per sostituzioni e riassortimenti. In fase di produzione è utile realizzare mock-up e test di scaffalabilità per verificare la resistenza e l’effetto visivo in condizioni reali.

Hai bisogno di un pack che si faccia notare in negozio? Scrivici: progettiamo soluzioni d’impatto per l’esposizione e la vendita, anche su piccoli lotti. Il nostro team Eurovetrocap è a disposizione per fornirti consulenza e supportarti nella produzione di packaging su misura.